I forni industriali a crogiolo possono essere sia elettrici che a gas. Ve ne sono due fondamentali categorie: quelli fissi e quelli rovesciabili. La differenza sta, appunto, nella possibilità – nel secondo tipo – di rovesciare il crogiolo e versarne fuori il materiale.Il metallo è infatti appunto contenuto in un crogiolo di materiale termoresistente, e la sorgente di calore si trova all’esterno dello stesso; la caratteristica essenziale dei forni a crogiolo è infatti l’assenza di contatto fra il metallo e gli elementi riscaldanti, il combustibile e i prodotti della combustione.In questi forni l’elemento fondamentale è quindi il crogiolo refrattario, che deve essere in grado di sopportare sia altissime temperature che bruschi sbalzi di temperatura senza incrinarsi o rompersi; per questa ragione noi installiamo nei nostri forni solamente crogioli della massima qualità, realizzati da fornitori di nostra fiducia.I forni a crogiolo si utilizzano nella lavorazione di alluminio, bronzo e ottone; quelli fissi sono forni da attesa, o al massimo da fusione/attesa, mentre quelli rovesciabili si impiegano per le lavorazioni di fusione. Rientrano nella categoria dei forni a crogiolo anche le piccole stagnatrici, utilizzate per lavorazioni minori.
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